Le novità sul futuro Accordo per la revisione della formazione degli RSPP

E’ passato un altro anno ma del nuovo Accordo, che dovrà modificare le modalità di attuazione della formazione degli RSPP non c’è ancora traccia.

A dire il vero, in quest’ultimo anno, i lavori per la realizzazione della bozza del futuro Accordo non sono stati interrotti, ma a causa di alcune novità normative (primo fra tutti il Decreto del Fare), hanno subito un brusco rallentamento rispetto ai tempi previsti.

Secondo quanto emerso durante la fiera Ambiente Lavoro, svoltasi di recente a Bologna, le novità, che saranno introdotte dal nuovo Accordo (che sostituirà quello del 26 gennaio 2006 attualmente in vigore), non riguarderanno solamente la formazione degli RSPP e degli ASPP. Ci saranno importanti modifiche anche nei percorsi formativi per lavoratori, preposti, dirigenti e Coordinatori della sicurezza (Allegato XIV del D.lgs. 81/08).

Per quanto riguarda la formazione degli RSPP, il futuro Accordo dovrebbe prevedere una nuova suddivisione dei rischi. Le classi di rischio non saranno più tre bensì due: basso ed alto. La struttura modulare dei corsi sarà confermata, anche se ci saranno delle notevoli modifiche nell’impostazione dei vari moduli. Il Modulo B dovrebbe passare dagli attuali 9 Macrosettori a 4 diverse aree di specializzazione. Il Modulo A dovrebbe essere sostanzialmente riconfermato nei contenuti attuali, con una maggiore attenzione agli aspetti inerenti il Titolo I del D.Lgs. 81/08, ossia:

  • Gestione dei rischi;
  • Gestione del Documento di Valutazione dei Rischi;
  • Responsabilità delle figure della prevenzione;
  • Impianto normativo della sicurezza sul lavoro

Anche il Modulo C dovrebbe essere leggermente rivisto, concentrandosi maggiormente sul ruolo e l’attività del RSPP all’interno del Servizio di Prevenzione e Protezione.

Infine, terminiamo con la questione più spinosa, ossia i tempi di realizzazione. La comparsa sul panorama normativo italiano del Decreto del Fare, con le sue indicazioni in materia di sicurezza sul lavoro; nonché la partecipazione al tavolo tecnico del Ministero del Lavoro, hanno reso necessaria una ridefinizione della bozza del nuovo Accordo. Il testo, prima di essere approvato, dovrà passare al vaglio della Conferenza Stato-Regioni ed essere avallato dalle parti sociali e dalla Commissione Consultiva. Tutto ciò dilaterà inevitabilmente i tempi di approvazione, che ad oggi restano incerti ed indefiniti.

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