I requisiti della Sorveglianza Sanitaria nei Modelli di Organizzazione e di Gestione

I Modelli di Organizzazione e di Gestione del rischio (MOG - ai sensi dell’articolo 30 comma 1 del D.lgs. 81/08), per garantire l’esenzione dalla responsabilità amministrativa, devono essere attuati in maniera efficace e rispondere a determinati requisiti, tra cui anche quelli relativi alla Sorveglianza Sanitaria. Per approfondire l’argomento in maniera dettagliata si può fare riferimento ad un interessante contributo del Dott. Genna della ASL di Como.   

Il D.Lgs. 81/08 definisce la Sorveglianza Sanitaria come: “l’insieme degli atti medici, finalizzati alla tutela dello stato di salute e sicurezza dei lavoratori, in relazione all’ambiente di lavoro, ai fattori di rischio professionali e alla modalità di svolgimento dell’attività lavorativa”. Questo significa che la Sorveglianza Sanitaria espleta una funzione prettamente preventiva, svolgendo un’azione tesa a evitare che un lavoratore si possa ammalare, infortunare o aggravare per problemi causati:

  • Dall’ambiente di lavoro in cui svolge la propria mansione (esposizione a fumi,vapori o gas; macchinari non a norma o con manutenzione assente o carente, ecc…);
  • Dai rischi specifici connessi con la propria attività lavorativa: (rischi fisici; rischio chimico, MMC, ecc …);
  • Dalle modalità di svolgimento del lavoro (ad esempio scarsa tutela dei lavoratori con contratti atipici)
  • Dall’esposizione indiretta.

Per fare in modo che la sua azione di prevenzione risulti efficace il Medico Competente deve:

  • conoscere il processo produttivo aziendale e le materie prime utilizzate;
  • avere a disposizione le schede di sicurezza delle sostanze utilizzate;
  • essere a conoscenza dello stato di conservazione e manutenzione dei macchinari;
  • essere coinvolto nella scelta dei DPI da adottare;
  • svolgere attività di raccolta dei dati epidemiologici della Sorveglianza Sanitaria aziendale e confrontarli con quelli relativi al comparto di appartenenza
  • effettuare le visite mediche ai fini del rilascio del giudizio di idoneità alla mansione specifica;
  • comunicare l’insorgere di malattie professionali.

Nel contributo del Dott. Genna viene, anche, presentato un breve vademecum in cui vengono fornite alcune indicazioni per una efficiente Sorveglianza Sanitaria:

  • Visitare i luoghi di lavoro (almeno una volta l’anno);
  • Individuare con precisione le mansioni svolte ed i rischi specifici ad esse connesse;
  • Conoscere l’organizzazione del lavoro;
  • Acquisire il registro degli infortuni;
  • Verificare la presenza di denunce di malattie professionali;
  • Analizzare i risultati dei test ambientali;
  • Analizzare eventuali provvedimenti degli organi di vigilanza;
  • Programmare ed attuare, insieme al Datore di lavoro ed allo RSPP, le misure di prevenzione e protezione individuate per il contenimento dei rischi;
  • Collaborare alla realizzazione del DVR;
  • Redigere e custodire le cartelle sanitarie dei lavoratori.

Ai fini di un efficace Modello di Organizzazione e di Gestione del rischio , la Sorveglianza sanitaria ed il Medico Competente devono essere inseriti in un Team, che si dedichi in maniera permanente e sistematica alla gestione della sicurezza. Tale struttura è obbligatoria e si deve occupare di:

  • Predisporre un sistema di protocolli atti a prevenire violazioni;
  • Vigilare sul funzionamento ed il rispetto di tali protocolli;
  • Predisporre un sistema disciplinare in grado di sanzionare le violazioni;
  • Apportare modifiche alle procedure;
  • Monitorare le prestazioni del sistema nel tempo.

Infine, si ricorda che un Modello di Organizzazione e di Gestione del rischio, per risultare funzionale, deve coinvolgere e far collaborare tutte le figure previste dal D. Lgs. 81/08, ivi compresi i lavoratori.

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